La mia storia chitarristica

Avevo 9 anni, quando alla scuola elementare distribuirono i volantini dell’accademia musicale del mio paesino. Decisi con mio fratello (di 7 anni) di iscriverci: io al corso di chitarra (perché mia mamma la suonava in chiesa), lui a quello di pianoforte (che mio papà studiò da bambino).

Iniziai quindi il mio percorso con Cristian Cominelli, che però era più indirizzato sulla chitarra elettrica e sul rock (che comunque apprezzo parecchio), e quindi dopo due anni mi consigliò di cambiare insegnante.

Finii dunque a studiare privatamente con Giulio Tampalini, che mi spinse a partecipare a concorsi e masterclass. Continuai con lui fino al periodo del Covid, quando la vita mi portò a concentrarmi su altro.

Dopo il primo anno di università ripresi l’idea di proseguire gli studi musicali e mi iscrissi al conservatorio Luca Marenzio di Brescia, studiando un anno con il M. Marco Taio, e il successivo con il M. Edoardo Catemario.

Mi sono poi reso conto che il mio obiettivo principale non era l’interpretazione, ma la composizione, verso cui ho sempre provato una forte attrazione. Ho quindi abbandonato il triennio di chitarra (solo il percorso istituzionale, non lo strumento) per iscrivermi a composizione.

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